Recensioni
Le opere di Silvana Maddalosso suscitano emblematiche emozioni che danno un tono di freschezza, donandoci il linguaggio figurativo di splendidi flash… una carrellata di sensazioni che parlano al cuore, alla mente, ai ricordi.
Anil Celio
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UN ITER DI COLORE
Della pittura di Silvana Maddalosso, autrice di origine padovana, risalta subito con lucidità immediata la fresca e vivace verve di un talento a lungo incubato, quando, ancora ventenne, il diletto a carboncino della ritrattistica di animali o le rappresentazioni oniriche ispirate dall'idea del volto umano, già alludevano alla spontaneità di un indole e ad un gusto fondamentalmente rivolto all'elemento naturale. Da qualche anno l'intraprendere di un proprio iter formativo vede lo sgelo nell'animo dell'Autrice di quella spiccata sensibilità cromatica che si accomuna in ogni opera, seppur nell'uso empirico di diversi stili. Nel gioco con la luce e col colore riverbera così una variegata ricerca di stili, dove le espressioni cromatiche diventano a loro volta echi di un insieme di ricchezze intime date da foglie, fuscelli, specchi d'acqua e di cieli che rivelano i sentimenti vitali dell'immaginario soggettivo. Un mondo in cui la Vita conserva sempre il suo calore, sia nel resistere all'aridità di un clima secco, sia col libero protendersi nell'inconscietà remota di ciò che è oscuro. Talvolta nella malinconica solitudine dell'arbusto, talvolta nel dispiego selvatico in cui si affermano forza ed intrinseca brama. L'immobilità di un gatto raccoglie l'attesa interiore del flusso in fermento di energie. Le mura si alzano dall'acqua a testimoniare ricordi ed immagini sognate, intraviste dagli occhi della fantasia. Paesaggi bucolici librano nel contrasto cromatico delle luci immateriali che nutrono lo spirito dell'osservatore. La sovrapposizione delle macchie di acquerello, i movimenti morbidi delle onde ad olio, o le brevi spatolate di colla, sabbia ed acrilico usate dall'Autrice, si fissano e risplendono di luminosità in un'opposizione di gialli, rosa ed arancioni, che, accostati ai verdi, agli indaco, all'azzurro ed ai blu preferiti, si accendono vigorosi di colore. Le sfumature dell'azzurro e del blu marino campeggiano preponderanti nelle figurazioni, ad evocare respiro ed acqua, archetipi di creazione. E' dunque la luminosità del colore che, esprimendosi in una complementarietà di giochi, si rende depositario dell'idea di gioia e garante del continuum della Vita. Un'arte di tipo istintivo che, intonata ed ispirata da forti componenti affettive, si incarna nell'impressionismo di immagini in cui la rifrangenza e l'intersezione cromatica conducono a fantasie magiche, nostalgie di ricordi, energie che si diffondono selvagge nell'aria. Un itinerario di colori, dunque, le opere di Silvana Maddalosso, dove spontaneità del desiderio e sentimento di libertà e di gioia si affermano come rivendicazione naturale di ciò che è fresco e puro, di quanto e' di tributo alla Vita.
Costanza Tavian
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Ed ecco la pittrice Silvana Maddalosso, con una serie di opere, proprio alla mia destra (e quindi alla vostra sinistra), caratterizzate dal colore azzurro, una particolare predilezione, non esclusiva perché ci sono i gialli, ci sono i rossi, ci sono anche altri tocchi di colorazioni diverse, ma l’azzurro, direi, è un po’ il leit motiv, il filo conduttore delle sue opere, con grifoni gli uccelli. La pittrice diceva “gabbiani”; io voglio “uccelli”, più generico, anche perché non sono determinati graficamente, sono informali, sono accennati. E’ una sensazione, quasi quegli uccelli che noi vediamo in controluce, a volte e che quindi non distinguiamo nella specie, ma suscitano in noi un’emozione per la loro capacità di volare nell’azzurro del cielo, nel controluce. Anche qui, se vogliamo, entra un fatto di ordine psicologico, entra un fatto di ordine spirituale, entra un fatto di ordine direi addirittura teologico, perché gli ori e gli azzurri sono i colori del soprasensibile e la scelta dei colori è data anche da questi fattori.
Critica del Prof. Paolo Tieto in occasione della Collettiva “Realtà e fantasia di donne”, presso “La Rinascente” 13 – 29 marzo 2007
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PULSANTI CROMIE
Nella pittura di Silvana Maddalosso si coglie subito una genuina ed ingenua passione per l’espressione cromatica: ella sente il colore intimamente, come atmosfera delle sue emozioni esistenziali e come materia, linguaggio, traduzione sensitiva diretta di memorie, pensieri, aspirazioni, sogni. Il colore è l’elemento fondamentale del suo interrogarsi, ascoltarsi e del suo cercare ed è però anche fluire energetico, vita, maturare prepotente di impulsi che si trasferiscono ai segni; segni che diventano cifre molto personali, per nulla accademiche, direi piuttosto passionali e, proprio per questo, senza dubbio elementi essenziali di identificazione personale ed emozionale tra la realtà immaginata e l’immaginario reale, in un diario sentimentale che si rinnova e si raffina nell’esercizio, nelle scelte e varianti stilistiche, a volte anche contraddittorie, coraggiosamente a largo raggio e di ampio spettro sperimentale: dalla figura di intonazione impressionista a paesaggi di risentimento ora simbolico, ora espressionista, ora con movimentazioni surreali, o con acquietamenti e silenzi metafisici, oppure con irritazioni materiche informali, astrazioni gestuali, in quel nomadismo stilistico che è tipico della sensibilità e dell’audacia insieme dell’artista amatoriale, il quale si forma e cresce per adesioni impulsive e innamoramenti, tentativi e approfondimenti raramente sistematici e ben poco condizionati dalle sintassi scolastiche e dal rigoroso rispetto di canoni formali. Voglio dire che Silvana Maddalosso vive appieno, con grande entusiasmo e con esiti sempre più efficaci, la conquista, con la pittura, di una personale libertà espressiva, adeguando la forma alle urgenze intime, ai sentimenti che trascolorano da una quieta contemplazione paesistica all’irruenza emotiva, dal modularsi di incertezze, esitazioni, dubbi alla solarità di conquiste fatte e sofferte nell’espandersi ed acuirsi dell’esperienza visiva e manipolativa in stesure e modellazioni delle paste cromatiche, non di rado alte, corpose, dense di umori. A causa di un infortunio 2. che le impediva l’uso della mano destra, per un certo tempo ha cambiato mano, ha cercato un nuovo ductus, cambiato forma, lasciando la figura per tormentare lo spazio, renderlo mobile ed eloquente, non più semplicemente ‘luogo’, contenitore, ma contenuto, ben consapevole della diversa mobilitazione sensitiva, cerebrale e intellettiva che lo scambio comportava e, piuttosto, vivendo l’esperienza come arricchimento ed espansione dei campi e dei modi percettivi, davvero curiosa di svilupparne gli effetti, sia nel senso del rieducare la mano e l’occhio ma anche in quello di valutare fino a che punto poteva, avrebbe saputo armonizzare i condizionamenti del gesto. Così, piuttosto che parlare delle opere, che si presentano da sole in modo chiaro e netto, ora ricche di tensione, di materia, di visionarietà, di luoghi onirici, può essere importante – a fronte di tanta passione per il dipingere – scrivere e testimoniare del lavoro, dell’iter che necessita la produzione creativa, delle gioie, delle sofferenze, di come una pennellata, una stesura di colore non siano più un semplice gesto del corpo, ma si propongano come proiezioni della mente e del cuore, evento poetico e atto di amore e di speranza: mente e mani intessono segni, trame ed orditi, campiture in uno spazio nuovo, in un luogo che sorprendentemente esterna e continua i luoghi intimi, e in cui, misteriosamente, magicamente, aggallano pensieri, memorie, desideri, sogni, che diventano sostanza e forma della memoria, paesaggio, espressione, comunicazione, e, dunque, dialogo tra lo spazio intimo, psicologico, lo spazio ambiente e lo spazio cosmico, in un’ebbrezza che fa presagire altre e nuove dimensioni, altre e nuove energie, fermenti di colori e di idee, di pensieri, di sentimenti. Ecco, mi pare proprio che Silvana Maddalosso viva, nella sua rotonda adesione al fare pittorico, questa condizione di persistente meraviglia visiva, emotiva ed intellettuale di fronte al miracolo di 3. effimero e reale, di onirico e mentale, di sensuale e spirituale che si fanno luce, colore, materia di memoria pulsante e restitutiva di esperienze e desideri, ‘luoghi’, dunque, o dimore del senso e della percezione - come significato e consapevolezza esistenziale - nel progressivo estendersi, approfondirsi ed arricchirsi di un’emozione naturalistica (oggi così problematica, così minacciata e pervasa dall’artificio) che la pittura, il fare pittura, rinnova.
Giorgio Segato, 2006
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Il bello si offre alla nostra riflessione in due ondate: la prima è di categoria, ossia quale arte, nel nostro caso la pittura; la seconda è trascendentale, perché realizza un'intensità unica di senso. Silvana Maddalosso ci offre, con le sue molteplici immagini, che oggi presenta la categoricità e la sensorialità. L'espressione umana del bello si realizza mediante il concorso della sensibilità, della razionalità, della conoscenza e dell'amore. Silvana attua questa esperienza attraverso una conoscenza sensibile ed intuitiva. Quale esempio, guardiamo il dipinto denominato dall'Autrice "Il segreto del borgo antico": la luce dorata, nella parte sinistra, dove il sole illumina la parete, fa da contrappunto alla parte destra, oscurata, con il poggiolo nascosto che forse nasconde antichi segreti o, chissà, antichi sospiri. Ecco che di Silvana emerge la sua sensibilità, che si può definire sensibilità romantica; forse solo il marito può dirci ciò, ma noi spettatori su questo possiamo alzare un immaginario velo guardando anche il dipinto intitolato "Tra sogno e realtà", dove l'ocra gialla e rossa delle case in primo piano fa da prospettiva al ponticello e alla chiesetta sospesi nel celeste, fra cielo ed acqua, insomma Silvana ci stimola verso un'ascesa dell'immaginario con uno splendore unico: non per niente ha intitolato l'opera "Tra sogno e realtà". Lo specifico della produzione artistica di Silvana Maddalosso è la creazione di apparenze, che sono delle appartenenze, ossia un'interpretazione particolare della realtà naturale, alla quale l'Artista, esprimendosi con le sue colorate pennellate, conferisce una significazione nuova, che definirei "suggestioni venete, dall'idea di modernità". Le opere di Silvana sono vera immagine, soprattutto a motivo dei colori che riempiono lo spazio circoscritto dal disegno e il colore traduce, visibilmente, l'elemento impulsivo dell'immagine. Ricevere un'immagine significa provocare un riflesso, risvegliare qualcosa dentro di noi. Le opere di Silvana Maddalosso hanno questa funzione: promuovere un nuovo slancio interiore, che scaturisce, incessantemente, dalla nostra coscienza.
Paolo Simonetto - 7 Dicembre 2001
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IL MONDO PITTORICO FIGURATIVO DI SILVANA MADDALOSSO
Interprete e messaggera della sua terra veneta, SILVANA MADDALOSSO rivela subito, di primo acchito, la sua straordinaria ispirazione pittorica e la sua esplosiva capacità tecnico espressiva. Le calde luminosità verdi azzurrine e solatie che traspaiono dalle sue opere ci pongono di fronte ad una realtà filtrata attraverso una fantasia che viene ricomposta, davanti ai nostri occhi, con sapiente “malia” interpretativa e notevole pregnanza cromatica. La sua pittura si muove lungo una direttrice ideale poliedrica e sfaccettata, ma prima di tutto, diventa una ricerca tutta sua: ora del paesaggio, ora del particolare più significativo, ora della fantasmagoria del suo animo, delle sue emozioni e dei suoi sentimenti. Silvana è attaccata alla sua terra e il sentimento nostalgico, vivissimo e prepotente di questo mondo, tutto suo, sembra guidarle la mano con tocchi magistrali e appassionati. Nelle sue opere si sente la presenza di qualcosa di metafisico e misterioso che perdura nel suo cuore e nei suoi ricordi, qualcosa di extrasensoriale, che aleggia come spirito divino nel mare dell’esistenza. Di opera in opera, Silvana sollecita il nostro pensiero, lo fa vibrare nel galoppo all’indietro tra l’immobilità di valli e pianure deserte o ridenti marine argentate. A fianco del ritorno alle origini, del bucolico, di una natura o Venezia crepuscolare c’è un’altra ansiosa ricerca nell’animo dell’Artista: è una dimensione pittorico-visiva che la porta, poco a poco, a deformare la stessa realtà, a ricreare o ricomporre lei stessa una nuova realtà. Si tratta di una realtà fantastico-emotiva e pulsante, dove il colore puro, la luce o il magma primordiale, la fantasia, l’inventiva e l’immaginazione diventano una miniera di idee, di illuminazioni e visioni più trasparenti di un arcobaleno di colori, più fantasmagoriche ed imprevedibili di qualunque evento naturale. Ecco allora che l’estro creativo di Silvana fa anche interpretazione di spazialismi cosmicogeometrici, prettamente metafisici per inseguire i simbolismi o i sogni puri della sua ANIMA PIÙ’ PROFONDA.
Fiorenzo Rizzetto - Ottobre 2003
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LE FANTASIOSE CROMIE DI SILVANA MADDALOSSO
Silvana Maddalosso ha sempre amato e praticato l’attività grafico-coloristica, anche perché detta disciplina era contemplata nel piano di studi prescelti, ma ad esercitarla in maniera “professionale” ha iniziato una decina d’anni fa, contestualmente alla formazione più generale di ordine umanistico in sede universitaria. Una erudizione di impronta classica, ma nel contempo rapportata anche ai parametri di un linguaggio ultramoderno, in perfetta sintonia con le correnti culturali più avanzate, maggiormente rivolte al carattere della contemporaneità. E’ sulle indicazioni di siffatti principi che ella ha abbandonato da tempo il segno, affidando ogni personale messaggio pittorico alla forza prorompente del colore. Tele, sempre nuove tele riempite in ogni spazio di palpitanti bruni, di rossi rubino, di gialli dorati,ocra, verde smeraldo e altri colori ancora, che la sua tavolozza sembra non aver preclusioni o limiti, e non solo nelle cromie fondamentali, ma anche in ogni differente sfumatura, nelle più diverse gradazioni. Raffigurazioni fatte di lapidarie sintesi di concetti e di idee, che esulano, per la loro stessa natura, da ogni riferimento con l’ordinaria realtà, con i dati sensibili della conoscenza.Una pittura fondata, prima ancora che nell’uso dei colori e dei pennelli, sulla cultura e sulla conoscenza,nell’assimilazione di autentico sapere,di quello scibile che mette sempre l’essere umano in grado di ideare e successivamente di conferire visibilità a quanto elaborato e maturato dalla mente stessa. Giustamente per questo i dipinti di Silvana Maddalosso danno l’impressione, almeno a prima vista, di opporre una certa resistenza al naturale impatto,sembrano creare difficoltà di comprensione e di assimilazione,perché, ancor quando ammaliano e conquistano, rivelano una certa cerebralità, un senso di arcano, di imperscrutabile mistero. Ma successivamente, quando l’intelletto fa breccia sugli enigmi dell’astrazione trovando valide, soddisfacenti risposte, quelle ideazioni, quelle fantasiose cromie sanno dare tante, tante risposte alle attese della mente, dello spirito umano. E’ questo, in effetti, il linguaggio pittorico più in voga e rappresentativo dell’ultimo scorcio di fine secondo millennio, dopo le sperimentazioni ( peraltro di grande piacevolezza e forza narrativa) dell’accademismo, del neo classicismo, del Liberty e di tante, tante altre correnti pittoriche strettamente legate alla realtà delle cose,a quanto poteva presentare aspetti di concretezza, di tangibilità.
P.T. - Articolo tratto dal Giornale del Piovese
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Davanti alla pittura di Silvana Maddalosso si resta affascinati dal colore, coinvolti dalle pulsioni emotive, dagli umori forti che scaturiscono dal getto di colore che è difficile frenare, colore usato talvolta come materia per la corposità dell’impasto, colore come un fiume in piena, che sprigiona tanta forza ed energia da esserne travolti. Le emozioni e le vibrazioni profonde di Silvana Maddalosso sono legate ad esso, le sue sensazioni sono impastate nella materia dentro la quale la luce, come lievito, emana un respiro arioso e dalle sue opere traspare la gioia di vivere. Autenticità e sensibilità del colore, che si fa disegno, esplodono dagli azzurri delicati e teneri o intensi e profondi del cielo e del mare, dell’acqua e dell’aria, accostati ai rossi, ai gialli, ai verdi, in tocchi veloci e spontanei, in armonico contrappunto. Allo spettatore sembra di respirare l’odore e il profumo del mare e del cielo, di sentire la gioiosa carezza delle cose che si amano, di perdersi nel misterioso fascino dei sogni, di immergersi nei valori eterni dell’umano sentire. E’ simbologia o realtà, è materia o spirito, è contingente o eterno, è limitato o infinito? Per rispondere, davanti ai quadri di Silvana Maddalosso, bisogna abbandonarsi all’emozione che trasmettono e lasciarsi coinvolgere, sensi e spirito, dalla voglia di vivere, come unico emblema di valori eterni che gli stessi esprimono.
Giacobbe Zanutto
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Dopo alcuni anni di esperienza figurativa, il percorso pittorico di Silvana Maddalosso approda a un’espressione informale astratta. In verità anche nelle opere precedenti, più che alla figura, era data rilevanza soprattutto al colore, sempre prepotente e quasi a stento costretto nel segno della figura: si nota sempre, perfino nelle nature morte, l’esigenza di travalicare il soggetto, spaziando in paesaggi fantastici, sfondi quasi spirituali, dove il colore sembra cantare sentimenti ed emozioni. Tutte le sue opere figurative, inoltre, sono frutto di rivisitazioni oniriche della realtà, talvolta con aggiunte di momenti di pura fantasia, a testimonianza che l’artista si sente imbrigliata dai contorni della realtà e dai limiti della figura e deve liberarsi dai lacci che tengono prigioniere la sua creatività e la sua straordinaria sensibilità coloristica, dando libero sfogo alle sue emozioni e alle sue sensazioni, liberando il messaggio esistenziale della sua gioia di vivere e naufragando dolcemente nella bellezza della vita. Elemento fondamentale del suo porsi davanti alla tela è il colore, che si manifesta sia nelle figure filtrate attraverso la fantasia, sia nei paesaggi rivisti nel sogno, passando attraverso l’elaborazione quasi informale di voli di uccelli, per concludersi, con la massima libertà espressiva, nell’astrazione più assoluta, dove solo il colore domina solare e potente. Dopo gli esordi con soggetti cari al suo animo, capace di commuoversi di fronte all’immensità del mare o al mistero dei notturni animati dalla luna o alla luminosità dei paesaggi della sua terra veneta, la sua pittura abbandona il segno definito, per volare liberamente tra stormi di uccelli indefiniti, ma vivi e vicini, fino a sostituire la molteplicità del reale con la più svariata simbologia. La pittura di Silvana Maddalosso parla a tutti. I suoi colori parlano e cantano, danzano e coinvolgono come le emozioni più forti, i sentimenti più profondi. I suoi colori sono come le note musicali: sono solo sette, ma accostandole e/o sovrapponendole secondo altezze, armonie e ritmi diversi, il bravo compositore ne ricava una solenne sinfonia, un grandioso concerto, un capolavoro dell’arte musicale sempre nuova, che coinvolge senza scampo. Ecco: i colori di Silvana Maddalosso sono come le note musicali, si susseguono e si sovrappongono con armonie e ritmi sempre nuovi, spontanei, imprevisti. Si compongono e scompongono come un canto infinito, che senti dentro, ti tormenta, talvolta ti mette in crisi e le emozioni che ti suscitano dentro, per quante e per quanto grandi sono, ti travolgono e non ti danno tregua. Niente è scontato nella pittura di Silvana Maddalosso; i suoi colori non sono posti uno accanto all’altro, tanto che chiunque potrebbe dire: “Sono capace anch’io!” Qui il colore scaturisce da esame introspettivo, da riflessione e meditazione, da una lotta di emozioni e sensazioni e il tutto viene trasmesso alla tela con gesto potente e garbato ad un tempo, con segno vigoroso, quasi violento, come catarsi liberatoria, appagamento rasserenante, come inno al divenire infinito della vita. Il colore viene assunto ed esaltato nell’assoluta purezza della sua essenza, liberato non solo dalla forma delle cose, ma anche da qualunque forma geometrica, raggiungendo figurazioni fantastiche, quasi forme di vita primordiali o giochi di bambini. Nelle opere informali il gesto di Silvana Maddalosso si fa spontaneo e libero, il tratto ampio e deciso, il colore come libera danza o magia ammaliatrice ti trascina dentro, come latore di un messaggio che si materializza e ti assale, che ti parla di presente e di eterno, di sogno e di realtà, mistero indefinito, senza limiti e senza confini come il bello, grande ed eterno sogno della vita.
Giacobbe Zanutto - Luglio 2008
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Silvana Maddalosso si dedica alla pittura con regolarità da una decina d’anni. Tempo e operosità già preceduti da studio umanistico e da addestramento grafico-coloristico che hanno radicato in lei solidi principi per l’effettuazione oggi di immagini dense di significati e di vibrante forza coloristica. Suoi temi dominanti sono le acque marine e gli sconfinati spazi celesti nei quali si librano gabbiani, a volte disegnati in forme dettagliate e altre volte abbozzati nell’apertura alare che ne rimarca la bramosia di voli in direzione di atmosfere profonde, di regni sconfinati. L’artista, in linea di massima, nella effettuazione dei propri lavori, valuta assai di più, rispetto al segno, il colore, con particolare accentuato trasporto per le tinte squillanti, dense di forza vitale. Congeniale, in tale ottica, le sono gli azzurri, nelle tonalità degli artisti trecenteschi, quindi con esplicito riferimento al mondo del sovrasensibile; poi ancora i gialli e, di rimando, per manifesto contrasto, i bruni, colti rispettivamente nelle sottili luminescenze dell’oro e delle ombre della notte. Da ultimo, ama visceralmente i rossi, accesi, quali folgoranti rubini e in tutte le possibili altre gradualità, fino a sfiorare l’ametista, l’ocra, il mattone. Sono tinte che, rammentando gli impasti cromatici degli artisti di lontana scuola veneta, echeggiano atmosfere di lagune, stagni e barene, di ambiti alpini, di ambienti tutti sommamente carichi di trasparenze purissime e di vivide luci che conferiscono quindi alle immagini rappresentate grande dinamismo e brio. Aspetti resi concreti da pennellate agili e spedite, risolute, senza mai segno alcuno di pentimento o di stanchezza, ma solamente come possono scaturire da appassionato trasporto, da ardente estro. E toni coloristici, in aggiunta, fulminei, accesi, accostati gli uni agli altri ora prestando attenzione ad armonica gradualità e altre volte invece quali gagliardi, decisi contrappunti. In sintonia, ad ogni buon conto, continuamente, con i suoi umori, con l’intima modesta natura, così che l’opera ne manifesta alla fine le peculiarità morali e intellettuali, l’animo tutto che, alieno dall’idea di barare, sia pur minimamente, si immedesima nel respiro senza fine di atmosfere arcane, surreali e di effigi prive di carattere oggettivante, fatte esclusivamente di tonalità luminose attinte all’iride della natura.
Prof. Paolo Tieto - Giugno 2008
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RIFLESSI NELLO SPAZIO INFINITO
La libertà in un volo di gabbiani, i riflessi mobili della luce sull’acqua, i profili di una striatura nuvolosa che si fonde con l’azzurro del cielo. E poi un senso di aerea levità, di trasparenza vaporosa del colore che avvolge ogni particolare e conduce verso l’infinito. La pittura di Silvana Maddalosso, che sfiora nel suo percorso temi figurativi tradizionali fino a raffinati esiti astratti, fa trasparire qualcosa di affascinante e misterioso, un senso di quiete interiore trasposto sulla tela che si dipana tra forme delicate e colori stemperati. La poetica si apre fin dai primi lavori nella graduale scoperta della poesia della natura, scorci marini o cieli infiniti, segnati da voli di uccelli, dilatate nature morte ad acquerello, ambientazioni sognanti visitate da dolci fanciulle, ma soprattutto spazi senza confini che si definiscono nella trasformazione pittorica del momento, dalla materia alla trasparenza, dal racconto all’evocazione. Emerge da subito il tocco dilatato, talvolta rappreso in dinamiche campiture, altre volte ritmicamente posato sulla tela, come se la percezione atmosferica si trasformasse in luce, in riflesso, in vivida presenza che prende vita dal fondo e poi si mescola al colore. Il movimento solleva dal fondo ogni singola sfumatura e la rende un corpo fluttuante che non rimane racchiuso all’interno dei limiti del quadro, ma tende ad espandersi in sottili vibrazioni. Ogni immagine, definita o no, è quindi una sensazione visiva che nasce e si costituisce nel pensiero passando per il cuore. La pittrice coglie questo attimo vitale che stende con rapida continuità tonale rafforzando le sfumature più calde nei primi piani, sciogliendo invece i fondi in morbidi paesaggi d’azzurro o in intense gamme brillanti. L’effetto ottico insieme alla calibrata stesura ribaltano le distanze tradizionali della veduta e ci invitano a esplorare inediti spazi ancestrali. La mente si libera da ogni costrizione, il cuore sussulta perché siamo investiti da due dati emozionali: uno sensuale, dato dalla stessa fisicità della pittura che l’autrice aumenta anche con l’inserto di polvere di gesso; l’altro è quello razionale, ovvero sgorga da una lettura ragionata e simbolica dell’immagine che conduce inevitabilmente alla riflessione. Silvana Maddalosso coglie l’invisibile, la quiete, il silenzio, l’armonia della natura. Pittura quindi dai sottesi significati interiori, un viaggio della conoscenza che si spinge nei gangli delle emozioni per offrire una visione lirica del vero con il suo modificarsi nello spazio. Silvana Maddalosso con la delicatezza del segno, sinuoso e accarezzevole, coglie tutta la graduale variazione dell’esistenza offrendo all’osservatore momenti, colmi di romanticismo, che colgono l’estatica bellezza della realtà.
Gabriella Niero - Aprile 2009
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La pittrice Silvana Maddalosso è partita dalla pittura figurativa e i percorsi naturali dell’arte, ad un certo punto, portano alla sintesi, ad andare oltre, nel senso che l’artista ha sempre avuto in sé una componente simbolica, di allusione dell’immagine, che si rafforzava soprattutto nella tavolozza. Gli azzurri, i toni dell’azzurro sono quelli che accompagnavano spesso la sua pittura, cosiddetta figurativa, perché era riconoscibile. Ad un certo punto c’è stato il naturale desiderio di passare all’immagine cosiddetta emotiva, cioè di trasferire, attraverso colori e forme libere nello spazio, più che una rappresentazione oggettiva, fenomenica, un sentimento interiore dell’animo, cioè qualcosa che nasce dal di dentro e che attraverso queste forme libere e una tavolozza particolare, che affonda le sfumature sia sui toni più accesi, più caldi, ma anche nei toni più profondi come gli azzurri, proietta sull’osservatore un sentimento diviso della pittura. Silvana Maddalosso non usa qui la rappresentazione, ma usa lo stato d’animo, quindi, in un certo senso, lascia che l’osservatore sia libero di affondare il proprio sguardo nei sentimenti, nella visione, nella percezione visiva che lui ha dell’arte, cioè di lasciarsi vivere dalla pittura, di abbandonarsi a questa forma fluida, a questi sentimenti dinamici della pennellata. Si sente che c’è un ritmo interno, qualcosa che ci accompagna: lasciarsi andare a sensazioni di vivere, che poi diventano emotive. Certo la matrice geometrica di fondo è ancora il punto di riferimento, perché, se voi notate, ci sono dei segmenti paralleli, però poi la gestualità, cioè la pennellata libera, subentra e quindi si parla di espressionismo astratto, cioè di una pittura che vuole esprimere un sentimento forte attraverso la libertà compositiva. Tale è la proiezione della recente ricerca pittorica di Silvana Maddalosso.
Gabriella Niero - Gennaio 2010
Fonte: QUEEN ART STUDIO GALLERY - International Art Gallery
https://www.queenartstudio.it/pagine-d-artista/silvana-maddalosso/
L'ARTISTA
Silvana Maddalosso è nata e lavora a Padova. Da sempre ha amato porsi davanti ad una tela per esprimere se stessa attraverso i colori, come bisogno interiore di gioco e riscoperta soggettiva. Conseguita la laurea in Pedagogia, per molti anni si è dedicata alla famiglia e all'insegnamento. In seguito ha approfondito, sotto la guida di valenti ed affermati Maestri d'Arte, le diverse tecniche pittoriche, riscoprendo così la gioia di riprendere il colloquio con i "suoi colori" e la felicità di sentirsi, ancora una volta, trepidante di fronte al proprio nucleo di emozioni. E' presente nell'ambito della vita artistica dal 2000, con l'allestimento di numerose mostre personali e la partecipazione per invito alle collettive d'arte contemporanea più significative. Nei concorsi nazionali e regionali ha ottenuto consensi di critica e di pubblico. I suoi dipinti sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche.
RECENSIONE CRITICA di Giorgio Segato, 2006
SILVANA MADDALOSSO: Pulsanti cromie Nella pittura di Silvana Maddalosso si coglie subito una genuina ed ingenua passione per l’espressione cromatica: ella sente il colore intimamente, come atmosfera delle sue emozioni esistenziali e come materia, linguaggio, traduzione sensitiva diretta di memorie, pensieri, aspirazioni, sogni. Il colore è l’elemento fondamentale del suo interrogarsi, ascoltarsi e del suo cercare ed è però anche fluire energetico, vita, maturare prepotente di impulsi che si trasferiscono ai segni; segni che diventano cifre molto personali, per nulla accademiche, direi piuttosto passionali e, proprio per questo, senza dubbio elementi essenziali di identificazione personale ed emozionale tra la realtà immaginata e l’immaginario reale, in un diario sentimentale che si rinnova e si raffina nell’esercizio, nelle scelte e varianti stilistiche, a volte anche contraddittorie, coraggiosamente a largo raggio e di ampio spettro sperimentale: dalla figura di intonazione impressionista a paesaggi di risentimento ora simbolico, ora espressionista, ora con movimentazioni surreali, o con acquietamenti e silenzi metafisici, oppure con irritazioni materiche informali, astrazioni gestuali, in quel nomadismo stilistico che è tipico della sensibilità e dell’audacia insieme dell’artista amatoriale, il quale si forma e cresce per adesioni impulsive e innamoramenti, tentativi e approfondimenti raramente sistematici e ben poco condizionati dalle sintassi scolastiche e dal rigoroso rispetto di canoni formali. Voglio dire che Silvana Maddalosso vive appieno, con grande entusiasmo e con esiti sempre più efficaci, la conquista, con la pittura, di una personale libertà espressiva, adeguando la forma alle urgenze intime, ai sentimenti che trascolorano da una quieta contemplazione paesistica all’irruenza emotiva, dal modularsi di incertezze, esitazioni, dubbi alla solarità di conquiste fatte e sofferte nell’espandersi ed acuirsi dell’esperienza visiva e manipolativa in stesure e modellazioni delle paste cromatiche, non di rado alte, corpose, dense di umori. A causa di un infortunio 2. che le impediva l’uso della mano destra, per un certo tempo ha cambiato mano, ha cercato un nuovo ductus, cambiato forma, lasciando la figura per tormentare lo spazio, renderlo mobile ed eloquente, non più semplicemente ‘luogo’, contenitore, ma contenuto, ben consapevole della diversa mobilitazione sensitiva, cerebrale e intellettiva che lo scambio comportava e, piuttosto, vivendo l’esperienza come arricchimento ed espansione dei campi e dei modi percettivi, davvero curiosa di svilupparne gli effetti, sia nel senso del rieducare la mano e l’occhio ma anche in quello di valutare fino a che punto poteva, avrebbe saputo armonizzare i condizionamenti del gesto. Così, piuttosto che parlare delle opere, che si presentano da sole in modo chiaro e netto, ora ricche di tensione, di materia, di visionarietà, di luoghi onirici, può essere importante – a fronte di tanta passione per il dipingere – scrivere e testimoniare del lavoro, dell’iter che necessita la produzione creativa, delle gioie, delle sofferenze, di come una pennellata, una stesura di colore non siano più un semplice gesto del corpo, ma si propongano come proiezioni della mente e del cuore, evento poetico e atto di amore e di speranza: mente e mani intessono segni, trame ed orditi, campiture in uno spazio nuovo, in un luogo che sorprendentemente esterna e continua i luoghi intimi, e in cui, misteriosamente, magicamente, aggallano pensieri, memorie, desideri, sogni, che diventano sostanza e forma della memoria, paesaggio, espressione, comunicazione, e, dunque, dialogo tra lo spazio intimo, psicologico, lo spazio ambiente e lo spazio cosmico, in un’ebbrezza che fa presagire altre e nuove dimensioni, altre e nuove energie, fermenti di colori e di idee, di pensieri, di sentimenti. Ecco, mi pare proprio che Silvana Maddalosso viva, nella sua rotonda adesione al fare pittorico, questa condizione di persistente meraviglia visiva, emotiva ed intellettuale di fronte al miracolo di 3. effimero e reale, di onirico e mentale, di sensuale e spirituale che si fanno luce, colore, materia di memoria pulsante e restitutiva di esperienze e desideri, ‘luoghi’, dunque, o dimore del senso e della percezione - come significato e consapevolezza esistenziale - nel progressivo estendersi, approfondirsi ed arricchirsi di un’emozione naturalistica (oggi così problematica, così minacciata e pervasa dall’artificio) che la pittura, il fare pittura, rinnova.
Fonte: ARCHIVIO MONOGRAFICO ARTE ITALIANA
https://www.arteitaliana.org/maddalosso-silvana/
BIOGRAFIA
Silvana Maddalosso nasce a Padova dove vive e lavora.
La produzione della pittrice Silvana Maddalosso segue diversi percorsi di sperimentazione di chiara esigenza linguistico - espressiva, da una prima fase figurativa si profila il desiderio di una pittura astratta. E' Laureata in discipline umanistiche e si dedica anche all’insegnamento.
Personalità eclettica esibita attraverso fantasie, sogni e il mondo dell’inconscio che si sviluppa tramite la realizzazione di opere d’arte effimere. L’amore per la natura, per il mare, per gli spazi infiniti e per la magia della musica e in particolare del tango argentino contribuiscono alla formazione della sua energica personalità.
Approfondisce le numerose tecniche pittoriche partecipando a corsi d’arte sotto la guida di numerosi maestri. Nell’ambito della vita artistica inizia ad esporre le sue opere dall’anno 2000 in mostre personali, collettive, concorsi nazionali ed internazionali dove ottiene apprezzamenti e consensi da parte della critica qualificata e da un vasto pubblico di amatori e collezionisti italiani e stranieri. Le sue opere ricevono premi e segnalazioni importanti, fanno parte di collezioni pubbliche e private.
PENSIERO DELL'ARTISTA:
“Ho sempre amato mettermi davanti ad una tela per provare ad esprimere me stessa, come bisogno e desiderio interiore di gioco e riscoperta soggettiva, con la felicità di sentirmi trepidante di fronte al nucleo di emozioni e all'insieme di quei sentimenti che, fondendosi col colore, parlano con un'unica voce diretta al cuore."
CRITICHE
Hanno scritto dell'artista Silvana Maddalosso vari critici, segnaliamo: Anil Celio - Carla D'Aquino - Gabriella Niero - Fiorenzo Rizzetto - Giorgio Segato - Paolo Simonetto - Costanza Tavian - Paolo Tieto - Gicobbe Zanutto - Archivio Monografico dell'Arte Italiana.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA
SILVANA MADDALOSSO
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Silvana Maddalosso è affascinata dal mondo naturale, secondo una propria visione interpreta luoghi paesaggistici, quali tramonti e visioni affascinati che sono espressi seguendo uno stile figurativo interessante, il colore è sempre protagonista e mezzo principale per esprimere l’essenza della composizione. Maddalosso interpreta uno stile figurativo ricreato con la sua fantasia, oggetti ed elementi naturali si animano sulla tela rispettando le regole proporzionali delle forme. Una pittura romantica che descrive la natura nella sua apparizione.
L'artista intraprende una ricerca legata alla relazione tra arte ed interiorità approdando ad un’espressione pittorica incisiva, nelle sue opere il colore diventa protagonista, è espressione di emozioni, ricordi, pensieri e riflessioni. Una pittura che diventa energia in quanto le sue opere sono dei veri e propri paesaggi interiori dove il colore diventa forma guaritrice dell’anima. Maddalosso attua una grande potenza creativa nell’assemblare colori contrastanti, carichi di vitalità con linee e segni tangibili che danno origine a composizioni armoniose ed equilibrate. Raggi luminosi e vortici cromatici conducono l‘osservatore in una dimensione profonda dove dimensione estetica e compositiva diventano strumento per stabilire un contatto interiore e spirituale.
Maddalosso instaura un’affinità tra razionalità ed il sogno, le sue rielaborazioni emotive diventano visioni cromatiche che si allontanano dall’esistenza di forme geometriche e reali, l’artista gioca con le nozioni pittoriche per elaborare rappresentazioni pure e uniche di forme vitali, spettri di una natura incontaminata trasportata in giochi luminosi ed appariscenti. Eliminando figure e forme, l’artista esprime la spiritualità dell’arte, le sue opere diventano vocabolario di colori e segni che rappresentano il principio della libera creazione inventiva. In certe sue opere, Maddalosso, si allontana dall’astrattismo sottraendosi dal rigore esatto della geometria per giungere ad un espressionismo astratto che si definisce informale.
Astratto ed informale sono le caratteristiche che troviamo nella pittura di Maddalosso attenta alle vibrazioni del colore e nello stesso tempo conservatrice di una gestualità che diventa strumento della sua arte pittorica. La sua pittura si anima di colori vivaci che si inseguono in movimenti ritmici e proporzionati generando delle vere scenografie fantastiche. Silvana ricorre all’uso dell’acrilico e della tecnica mista, con maestria tecnica realizza velature cromatiche e trasparenze effimere che danno origine a forme fluttuanti che si insediano sulla superficie pittorica. Linee circolari esplodono sulla tela, attraversano lo spazio per dare ospitalità a bagliori e sfumature che diventano mezzo espressivo del sogno.
L’artista insegue la sua creatività attuando una continua esplorazione che stabilisce una perfetta sintonia tra il suo percorso liberatorio ed il suo mondo reale, una pittura che diventa riflessione in quanto l’artista, tramite la libera associazione di forme inesistenti, approda ad una riflessione e ad un nuovo stile di vita che le permette di interpretare l’esistenza attraverso la vera essenza della vita. Una pittura che apparentemente si allontana dalle brutture del mondo, Maddalosso non rinnega la realtà semplicemente conduce la sua esistenza verso messaggi vitali che partano dalla sua interiorità, allarga i suoi orizzonti generando dinamismi che diventano i veri protagonisti delle sue opere, elementi puri diventano messaggio scritto della sua espressione pittorica.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - dicembre 2014
ANTOLOGIA CRITICA
"... Per Silvana tenere in mano un pennello è gioco e felicità, è trepidazione ed emozione, è divertimento che dà sostanza al pensiero e al sentimento: tutto questo, attraverso il colore, assume una voce diretta al cuore. Unico suo impegno, quindi, è mettere in moto e trasmettere pensieri, sentimenti, emozioni.
Da qui il titolo di questa personale: emozioni in colore. ... Basta guardarsi intorno per restare colpiti ed attoniti dal colore delle opere di Silvana, un colore che costruisce le cose, che splende di intensa luce interna, che è serena nelle sue note leggere, drammatica negli appoggi più carichi, vibrante nelle trasparenze sottili e veloci; intensa luce interna che rivela le pieghe più segrete dell'animo, si fa sostanza, anelito segreto di vita e di poesia. Nella pittura di Silvana Maddalosso la forma va via via perdendo il suo peso, la sua realtà fisica, fino a disgregarsi completamente e l'oggetto viene ricreato tra l'informale e l'espressività cromatica. Quando ricompare, pertanto, la forma, è rivisitata, rimodulata e ricomposta secondo un processo di fantasia, di memoria e di emozione. In questo modo figurazione ed astrazione portano lo sguardo oltre la superficie delle cose, per cogliere, seguendo l'emozione, il senso profondo della loro vita. ... Le emozioni vengono proiettate sulla tela, affidate ad una pura sensibilità cromatica, al respiro e all'energia del colore. Il tutto interpretato con rapidità del gesto nel segno, con immediatezza, autenticità e sensibilità del colore, con la fiducia che le stesse sensazioni, emozioni e sentimenti vengano trasmessi allo spettatore, solo che voglia portare lo sguardo oltre la superficie delle cose e voglia cogliere quindi, oltre la verità della pura emozione, il senso di mistero e di trascendenza che nel colore è gelosamente custodito. Il superamento della figurazione e il passaggio all'astrazione e la naturalezza e facilità con cui Silvana passa dall'una all'altra portano ad un'estensione della gamma tonale, ad una maggiore adeguatezza ad esprimere i contenuti che l'artista vuole comunicare e che entro i confini fissi del segno sarebbero compressi. Niente è scontato nella pittura di Silvana Maddalosso. La disposizione delle linee e del colore, della luce e delle ombre, dei volumi e dei piani non è solo incanto e spettacolo, ma è sempre portatrice di un significato che va al di là del colore visivo. In tale maniera emergono i contorni della rielaborazione interiore che si è verificata e il tutto diventa linguaggio del cuore e della vita.
Nelle tele di Silvana Maddalosso, così dense di pigmento, che si fa materia in rilievo, tanto da rendere i suoi dipinti mai meramente bidimensionali, possiamo ammirare toni caldi e luminosi, passaggi di luci ed ombre, con tracce di un uso del pennello talvolta violento e vorticoso, talaltra deciso e inquieto, sempre spontaneo e senza ripensamenti, toni di colore che fanno parte dello stesso colore del cielo e della terra dove l'artista vive. ... In questo contesto possiamo sentire presente anche la figura umana, fisicamente assente, a parte nei quadri dedicati all'emozione del tango: una presenza spirituale, fatta di emozione e commozione, che palpita in una notte di luna piena o si immerge nella bellezza e nella pace di una natura fiorente. ..."
Giacobbe Zanutto - maggio 2014
"Le opere di Silvana Maddalosso suscitano emblematiche emozioni che danno un tono di freschezza, donandoci il linguaggio figurativo di splendidi flash… una carrellata di sensazioni che parlano al cuore, alla mente, ai ricordi."
Anil Celio
"Riflessi nello spazio infinito"
"La libertà in un volo di gabbiani, i riflessi mobili della luce sull’acqua, i profili di una striatura nuvolosa che si fonde con l’azzurro del cielo. E poi un senso di aerea levità, di trasparenza vaporosa del colore che avvolge ogni particolare e conduce verso l’infinito. La pittura di Silvana Maddalosso, che sfiora nel suo percorso temi figurativi tradizionali fino a raffinati esiti astratti, fa trasparire qualcosa di affascinante e misterioso, un senso di quiete interiore trasposto sulla tela che si dipana tra forme delicate e colori stemperati. La poetica si apre fin dai primi lavori nella graduale scoperta della poesia della natura, scorci marini o cieli infiniti, segnati da voli di uccelli, dilatate nature morte ad acquerello, ambientazioni sognanti visitate da dolci fanciulle, ma soprattutto spazi senza confini che si definiscono nella trasformazione pittorica del momento, dalla materia alla trasparenza, dal racconto all’evocazione. ... Ogni immagine, definita o no, è quindi una sensazione visiva che nasce e si costituisce nel pensiero passando per il cuore. La pittrice coglie questo attimo vitale che stende con rapida continuità tonale rafforzando le sfumature più calde nei primi piani, sciogliendo invece i fondi in morbidi paesaggi d’azzurro o in intense gamme brillanti. L’effetto ottico insieme alla calibrata stesura ribaltano le distanze tradizionali della veduta e ci invitano a esplorare inediti spazi ancestrali. ... Silvana Maddalosso con la delicatezza del segno, sinuoso e accarezzevole, coglie tutta la graduale variazione dell’esistenza offrendo all’osservatore momenti, colmi di romanticismo, che colgono l’estatica bellezza della realtà."
Gabriella Niero
"... L’artista, ..., nella effettuazione dei propri lavori, valuta assai di più, rispetto al segno, il colore, con particolare accentuato trasporto per le tinte squillanti, dense di forza vitale. Congeniale, in tale ottica, le sono gli azzurri, nelle tonalità degli artisti trecenteschi, quindi con esplicito riferimento al mondo del sovrasensibile; poi ancora i gialli e, di rimando, per manifesto contrasto, i bruni, colti rispettivamente nelle sottili luminescenze dell’oro e delle ombre della notte. Da ultimo, ama visceralmente i rossi, accesi, quali folgoranti rubini e in tutte le possibili altre gradualità, fino a sfiorare l’ametista, l’ocra, il mattone.
Sono tinte che, rammentando gli impasti cromatici degli artisti di lontana scuola veneta, echeggiano atmosfere di lagune, stagni e barene, di ambiti alpini, di ambienti tutti sommamente carichi di trasparenze purissime e di vivide luci che conferiscono quindi alle immagini rappresentate grande dinamismo e brio. ..."
Paolo Tieto
"Nella pittura di Silvana Maddalosso si coglie subito una genuina ed ingenua passione per l’espressione cromatica: ella sente il colore intimamente, come atmosfera delle sue emozioni esistenziali e come materia, linguaggio, traduzione sensitiva diretta di memorie, pensieri, aspirazioni, sogni. ..."
Giorgio Segato
"La costante ricerca del colore e di nuove forme fantastiche e geometriche nella fluidità delle brillinti tonalità che pulsano di vibrante luminosità distingue l splendida opera pittorica dell'artista Silvana Maddalosso che ci incanta con paesaggi cosmici, espressione di un mondo interiore nell'intima sensibilità di momenti vissuti. ..."
Carla D'Aquino
"Il mondo pittorico figurativo di Silvana Maddalosso"
"Interprete e messaggera della sua terra veneta, Silvana Maddalosso rivela subito, di primo acchito, la sua straordinaria ispirazione pittorica e la sua esplosiva capacità tecnico-espressiva. ...
La sua pittura si muove lungo una direttrice ideale poliedrica e sfaccettata, ma prima di tutto, diventa una ricerca tutta sua: ora del paesaggio, ora del particolare più significativo, ora della fantasmagoria del suo animo, delle sue emozioni e dei suoi sentimenti. ...
Nelle sue opere si sente la presenza di qualcosa di metafisico e misterioso che perdura nel suo cuore e nei suoi ricordi, qualcosa di extrasensoriale, che aleggia come spirito divino nel mare dell’esistenza.
Di opera in opera, Silvana sollecita il nostro pensiero, lo fa vibrare nel galoppo all’indietro tra l’immobilità di valli e pianure deserte o ridenti marine argentate.
... L’estro creativo di Silvana fa anche interpretazione di spazialismi cosmico-geometrici, prettamente metafisici per inseguire i simbolismi o i sogni puri della sua anima più profonda."
Fiorenzo Rizzetto
"... Un'arte di tipo istintivo che, intonata ed ispirata da forti componenti affettive, si incarna nell'impressionismo di immagini in cui la rifrangenza e l'intersezione cromatica conducono a fantasie magiche, nostalgie di ricordi, energie che si diffondono selvagge nell'aria. ..."
Costanza Tavian
"... Le opere di Silvana sono vera immagine, soprattutto a motivo dei colori che riempiono lo spazio circoscritto dal disegno e il colore traduce, visibilmente, l'elemento impulsivo dell'immagine. ..."
Paolo Simonetto